Il Principio Del “Fai Qualcosa”

Ho studiato lo sviluppo personale per gran parte della mia vita. Ho scoperto molti concetti e idee, e ne ho anche inventati alcuni da me. Ma la seguente è una delle idee più importanti che abbia mai incontrato nella mia vita:

L’azione non è solamente l’effetto della motivazione, ma ne è anche la causa.

La maggior parte delle persone si impegna ad agire solamente se si sente motivata. E si sente motivata solamente quando si sente ispirata.

La gente trova la motivazione per studiare per un esame solamente quando ha paura delle conseguenze. Pratica con uno strumento musicale solamente quando si sente ispirata dalle persone per cui può suonare.

E tutti noi abbiamo mollato qualcosa a causa della mancanza di motivazione. Specialmente quando non avremmo dovuto. Ci sentiamo letargici e apatici rispetto a un obiettivo che ci siamo prefissati perché ci manca la motivazione che a sua volta non abbiamo perché non proviamo un desiderio sufficiente per raggiungere le nostre mete.

Ispirazione → Motivazione → Azione Desiderata

 Ma c’è un problema nell’operare secondo questo modello: spesso i cambiamenti e le azioni di cui abbiamo più bisogno nelle nostre vite sono ispirati da emozioni negative che però, allo stesso tempo, ci impediscono di agire.

Se vuoi risanare la tua relazione con tua madre, le emozioni che provi (dolore, rancore, repulsione) vanno completamente contro le azioni necessarie per risanarla (confronto, onestà, comunicazione). Se vuoi perdere peso, ma ti vergogni del tuo corpo, il pensiero di andare in palestra causerà le stesse emozioni che ti hanno tenuto a casa sul divano. Traumi passati, aspettative negative, e sensi di colpa, vergogna e paura spesso ci allontanano dalle azioni necessarie per superare gli stessi traumi, aspettative negative e emozioni negative.

È un circolo vizioso. Ma la caratteristica di questo processo è che non è solamente costituito da tre parti, ma è senza fine:

Ispirazione → Motivazione → Azione → Ispirazione → Motivazione → Azione → Etc.

Le tue azioni creano altre emozioni e ispirazioni che motivano le tue azioni future. Sfruttando questo concetto, possiamo riorientare la nostra mentalità nel seguente modo:

Azione → Ispirazione → Motivazione

In conclusione se non hai la motivazione per fare un cambiamento importante nella tua vita, fai qualcosa, qualsiasi cosa, e poi sfrutta la reazione a quell’azione per iniziare a motivare te stesso.

Lo chiamo il principio del “Fai Qualcosa.” L’ho sviluppato per caso quando ero un consulente, ed aiutavo persone che erano immobilizzate dalla paura, dalle razionalizzazioni, e dall’apatia.

 

È iniziato come semplice pragmatismo: mi hai pagato per essere qui, quindi ti conviene fare qualcosa. Non mi importa da dove inizi, fai qualsiasi cosa!

Così ho scoperto che dopo aver fatto qualcosa, anche la più piccola delle azioni, ciò gli dava l’ispirazione e la motivazione per procedere. Mandavano un segnale a loro stessi, “OK, ho fatto questo, credo di poter fare di più.” E lentamente miglioravano partendo da una semplice azione.

Negli anni, ho applicato il principio del “fai qualcosa” nella mia stessa vita.

L’esempio più ovvio è la gestione di questo sito e i miei business online. Lavoro per me stesso. Non ho un capo che mi dice cosa devo e non devo fare. Spesso devo prendermi dei rischi calcolati in cui sono coinvolto personalmente, sia finanziariamente che emozionalmente (passare mesi a scrivere un libro, riprogettare interamente il mio sito, smettere di promuovere i miei prodotti precedenti, etc.). È stato snervante a volte, a causa di dubbi e incertezze. Quando lavori da solo, e non c’è nessuno che ti può spronare, sedersi sul divano e guardare la TV tutto il giorno può diventare rapidamente un’opzione più allettante.

I primi due anni in cui ho lavorato da solo, passavano intere settimane senza che facessi niente per la sola ragione che ero ansioso e stressato riguardo ciò che dovevo fare, ed era così facile rimandare. Ho imparato in fretta che costringermi a fare qualcosa, anche la più insignificante delle azioni, mi faceva sembrare le cose complicate più semplici. Se dovevo riprogettare un intero sito, mi sedevo e mi dicevo, “OK, farò solamente la testata per il momento.” Ma dopo che avevo finito la testata, mi ritrovavo a lavorare su altre parti. E senza che me ne accorgessi, mi riempivo di energia e mi perdevo nel progetto.

Uso regolarmente questo concetto anche nella mia vita. Se sto per affrontare un lavoro impegnativo di cui sono ansioso, o se sono in un nuovo paese e mi serve una spinta per uscire e incontrare nuove persone, applico Il Principio Del Fai Qualcosa. Invece di aspettare, decido semplicemente, “OK, inizierò a fare una bozza,” o “OK, uscirò solo per bere una birra e poi vedrò cosa succede.” Il semplice fatto di fare qualcosa mi sprona a fare di più.

Inevitabilmente, prima o poi farò la cosa giusta. La motivazione è naturale. L’ispirazione genuina. Nel complesso è un modo molto più piacevole di raggiungere i miei obiettivi.

La mia professoressa di matematica alle superiori mi diceva, “Se non sai come risolvere un problema, inizia a scrivere qualcosa, il tuo cervello inizierà a trovare soluzioni mentre scrivi.” E ovviamente, anche oggi, continua a essere vero. Il solo fatto di agire ispira nuovi pensieri e idee che ci conducono a risolvere i problemi nelle nostre vite. Ma quell’intuizione di cui abbiamo bisogno non arriverà mai se rimaniamo con le mani in mano.

Recentemente ho ascoltato un’intervista di un romanziere che ha scritto oltre 70 romanzi. Qualcuno gli ha chiesto com’è stato capace di scrivere così costantemente e rimanere ispirato e motivato ogni giorno, gli scrittori sono noti per la procrastinazione e per dover affrontare il “blocco dello scrittore”. Il romanziere ha risposto, “200 parole di merda ogni giorno, tutto qui.” L’idea dietro la sua risposta è che sforzandosi a scrivere 200 parole di merda, molto spesso, lo stesso processo di scrivere lo ispira e senza accorgersene si ritrova con 2000 parole sul foglio.

Potresti riconoscere questo principio in altri articoli e libri con nomi diversi. L’ho visto menzionato come “failing forward” o “ready, fire, aim.” Ma non importa come lo chiami, è un concetto e un abitudine estremamente utile da adottare. Più passa il tempo, e più comprendo che i fattori più importanti per avere successo in qualsiasi ambito non sono conoscenza e talento, ma azione integrata a conoscenza e talento. Puoi avere successo senza sapere cosa stai facendo. Puoi avere successo senza avere un grande talento. Ma non potrai mai avere successo senza agire. Mai.

Tradotto da Saverio Valenti