Al Diavolo Trovare la Tua Passione

Ricordi quando eri un bambino? Facevi tutto spontaneamente. Non hai mai pensato, “Quali sono i vantaggi di imparare a giocare a basket rispetto al calcio” correvi semplicemente intorno al campetto della scuola e giocavi a basket e a calcio. Costruivi castelli di sabbia, giocavi ad acchiapparella, giocavi con l’erba, cercavi insetti, facevi domande sciocche, e facevi finta di essere un mostriciattolo.

Nessuno ti diceva di farlo, lo facevi e basta. Eri spinto solamente dalla tua curiosità e dalla tua vivacità.

E la cosa bella era che, se odiavi il basket, smettevi di giocarci. Non c’era nessun senso di colpa. Non c’era nessuna discussione o dibattito. O ti piaceva, o non ti piaceva.

E se amavi cercare gli insetti, lo facevi e basta. Non c’era nessuna analisi ulteriore, “Cercare insetti è il modo adeguato di investire il mio tempo come bambino? Nessun altro vuole cercare insetti, questo vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato in me? In che modo cercare insetti influenzerà le mie prospettive future?”

Non pensavi stronzate di questo tipo. Se ti piaceva qualcosa, lo facevi e basta.

Ho ricevuto approssimativamente 11,504 email quest’anno da persone che mi dicono che non sanno cosa fare con la loro vita. E ognuno di loro mi chiede se ho qualche idea su cosa possano fare, da dove possano iniziare, su come possano trovare “la loro passione.”

E ovviamente, non rispondo mai. Perché? Perché non ne ho nessuna cazzo di idea. Se non hai nessuna idea di cosa fare con la tua vita, cosa ti fa pensare che un idiota con un sito web ce l’abbia? Sono uno scrittore, non un veggente.

Ma principalmente, quello che voglio dire a queste persone è che il punto è proprio questo — “non sapere” è il cazzo di punto. La vita è costituita dal non sapere, e fare comunque qualcosa. Tutte le aree della vita sono così. Tutte. E le cose non miglioreranno solamente perchè hai scoperto che ami pulire fosse biologiche o hai trovato il lavoro dei tuoi sogni scrivendo delle commedie.

La lamentela più comune fra tante di queste persone è che hanno bisogno di “cercare la loro passione.”

Stronzate. Hai già trovato la tua passione, la stai solamente ignorando. Seriamente, sei sveglio per 16 ore al giorno, che cazzo fai con il tuo tempo? Fai qualcosa, ovviamente. Parli di qualcosa. C’è un argomento o attività o idea che domina una parte significante del tuo tempo libero, le tue conversazioni, la tua navigazione su internet, e ciò avviene senza che tu lo scelga consciamente.

È proprio di fronte a te, la stai solamente ignorando. Qualunque sia la ragione, la stai ignorando. Ti ripeti, “Si, amo i fumetti ma quello non conta. Non puoi fare soldi con i fumetti.”

Vaffanculo, ci hai almeno provato?

Il problema non è la mancanza di passione per qualcosa. Il problema è la produttività. Il problema è la percezione. Il problema è l’accettazione.

Il problema è, “Non è un’opzione realistica,” o “Mamma e Papa mi ucciderebbero se ci provassi, dicono che devo diventare un dottore” o “È da matti, non puoi comprare una BMW con i soldi che guadagni facendolo”

Il problema non è la passione. Non è mai la passione.

Sono le priorità che hai.

E anche se fosse, chi dice che devi guadagnare soldi facendo quello che ami? Da quando tutti si sentono che gli spetti di diritto amare ogni secondo del proprio lavoro? Davvero, che c’è di male nel fare un lavoro nomale con delle persone normali che ti vanno a genio, e seguire contemporaneamente la tua passione nel tempo libero? Il mondo ha iniziato a girare al contrario o improvvisamente questa possibilità non è più comune fra la gente?

Guarda, ho un altro schiaffo in faccia per te: ogni lavoro a volte fa cagare. Non esiste una cosa di cui non ti stancherai mai, o che non ti causerà mai stress, o di cui non ti lamenterai mai. Non esiste. Ho il lavoro dei miei sogni (tra l’altro è successo per caso. Non mi sarei mai immaginato che accadesse; proprio come un bambino in un parco giochi ho solo deciso cosa volevo provare e l’ho fatto), e nonostante tutto ne odio circa il 30%. Alcuni giorni di più.

Ripeto, è solo la vita.

Il problema qui sono, un’altra volta, le aspettative. Se pensi che tu debba lavorare 70 ore la settimana dormendo nel tuo ufficio come Steve Jobs amandone ogni secondo, probabilmente hai guardato troppi film di merda. Se pensi che tu debba svegliarti ogni giorno ballando mentre ti togli il pigiama perché sai che devi andare a lavoro, ti stai solamente illudendo. La vita non funziona così. È semplicemente irrealistico. C’è una cosa che a molti di noi serve chiamata equilibrio.

Ho un amico che, per gli ultimi tre anni, ha provato a iniziare un business online vendendo chissà cosa. Non ha funzionato. E con non ha funzionato, voglio dire non ha nemmeno lanciato il sito. Nonostante anni di “lavoro” e di ripetersi che farà questo o quello, non conclude mai niente.

Invece, quando uno dei suoi ex-colleghi gli chiede di creare un logo o design promozionale per un evento ci lavora assiduamente. Cazzo, se ci lavora.

E fa un ottimo lavoro! Rimane sveglio fino alle 4 di mattina perdendosi nel lavoro e amandone ogni secondo.

Ma poi due giorni dopo ritorna al, “Non so proprio cosa dovrei fare”

Incontro così tante persone come il mio amico. Non gli serve trovare la sua passione. La sua passione ha già trovato lui. È lui che la sta ignorando. Si rifiuta di credere che sia fattibile. Ha solo paura di provarci seriamente.

É come un bambino che cammina nel campetto della scuola e si dice, “Bè, gli insetti sono interessanti, ma i giocatori della serie A fanno più soldi, quindi dovrei sforzarmi di giocare a calcio ogni giorno,” e poi torna a casa e si lamenta che non gli piace la ricreazione.

Sono stronzate. A tutti piace la ricreazione. Il problema è che sta scegliendo arbitrariamente di limitare se stesso sulla base di idee del cazzo che ha in testa sul successo e su cosa dovrebbe fare.

Un altra email che ricevo spesso è da gente che vuole consigli su come diventare uno scrittore.

E la mia risposta è la stessa: non ne ho una cazzo di idea.

Quando ero un bambino, scrivevo storie chiuso nella mia stanza perché mi divertiva. Quando ero un adolescente, scrivevo recensioni su canzoni e saggi su gruppi che amavo per poi mostrarli a nessuno. Quando è arrivata internet, passavo ore ed ore su forum scrivendo articoli di più pagine riguardo agli argomenti più disparati – dagli amplificatori per la chitarra fino alle cause della guerra in Iraq.

Non ho mai pensato di diventare uno scrittore professionista. Non l’ho mai considerata come una potenziale carriera. Non la consideravo nemmeno un hobby o una passione. Per me, le cose su cui scrivevo erano le mie passioni: musica, politica, filosofia. Scrivere era semplicemente qualcosa che facevo perché mi sentivo di farlo.

E quando ho dovuto cercare una carriera di cui mi potessi innamorare, non ho dovuto cercare molto. Infatti, non ho dovuto cercare per niente. Mi ha scelto, in un certo modo. Era già li. Era qualcosa che già facevo ogni giorno, sin da quando ero bambino, senza che dovessi pensarci.

Questa è un’altra idea che potrebbe irritare alcune persone: se devi cercare per quello che sei appassionato, probabilmente non ne sei appassionato per niente.

Se sei appassionato di qualcosa, la sentirai come una parte già radicata della tua vita per cui la gente ti dovrà ricorderà che non è normale, che gli altri non sono così.

Non ho mai pensato che scrivere un articolo di 2,000 parole nei forum fosse qualcosa che nessun altro considerava divertente. Il mio amico non ha mai pensato che progettare un logo è qualcosa che la maggior parte delle persone non considerano facile o divertente. Per lui, è così naturale che non può immaginare che sia altrimenti. E questo è il motivo per cui è probabilmente ciò che dovrebbe fare.

Un bambino non cammina in un parco giochi chiedendosi, “Come posso divertirmi?” Corre di qua e di là divertendosi.

Se devi cercare ciò che ami nella vita, non amerai niente.

E la realtà è che già ami qualcosa. Già ami molte cose. Stai solo scegliendo di ignorarle.

Tradotto da Saverio Valenti